Ultimo aggiornamento: 15 gennaio 2025
Per tutelare la salute dei cittadini, il Comune di Milano ha esteso il divieto di fumo a tutte le aree pubbliche o a uso pubblico della città, con eccezione delle aree più isolate, in cui sarà comunque necessario rispettare una distanza di 10 metri dalle altre persone se si vuole fare uso di prodotti del tabacco. Il divieto non riguarda le sigarette elettroniche (o e-cig).
Il divieto era già previsto dall’articolo 9 del Regolamento per la qualità dell’aria, in vigore dal 2021 solo però in alcune zone specifiche, come le fermate dei trasporti pubblici, i parchi, le aree verdi e le aree in prossimità delle scuole. Dal 1° gennaio 2025 è stato esteso a tutti i luoghi pubblici all’aperto del Comune di Milano.
Tra gli obiettivi della norma c’è il tentativo di migliorare, a lungo termine, la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di inquinanti (secondo ARPA Lombardia le polveri rilasciate dal fumo di sigaretta contribuiscono per il 7% alle polveri sottili totali). Ma l’intento primario è scoraggiare abitudini di vita dannose non solo per i fumatori, ma anche per chi è esposto al fumo passivo. Il fumo passivo, che comprende sia quello emesso dai fumatori dopo inalazione, sia quello liberato dalla combustione della sigaretta, è responsabile di quasi 1.3 milioni di decessi nel mondo.
I risultati di diversi studi, condotti anche dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano, hanno dimostrato che le concentrazioni di sostanze tossiche emesse dalle sigarette possono essere molto significative anche nei luoghi all’aperto, con conseguenze rilevanti per la salute delle persone. Fumare sigarette aumenta la possibilità di contrarre almeno 12 diversi tipi di tumori. In particolare si stima che oltre l’80% circa dei casi di cancro del polmone siano dovuti al fumo. Il solo fumo passivo aumenta del 20% il rischio di sviluppare questo tipo di tumore nei non fumatori. È quindi necessario per la salute di tutti continuare a limitare il consumo di sigarette e rendere i luoghi pubblici liberi dal fumo.
Norme come quella appena approvata dal Comune di Milano sono già in vigore con qualche differenza anche in altre città italiane. Sarebbe auspicabile sul tema una legge nazionale, in modo da tutelare uniformemente la salute di tutti i cittadini che risiedono in Italia.
Nell’escludere le sigarette elettroniche dal divieto non si è purtroppo tenuto conto dei dati recenti che mostrano come questi prodotti non siano innocui.
Denise Cerrone