Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2025
I risultati di un recente studio illustrano i possibili benefici e limiti dell’uso dell’acido acetilsalicilico a basso dosaggio nella prevenzione del cancro colorettale.
Negli ultimi anni, l’acido acetilsalicilico si è dimostrato un farmaco utile per la prevenzione, non solo in ambito cardiovascolare, ma anche in quello oncologico. I risultati di diversi studi scientifici hanno infatti mostrato una riduzione dei casi di tumori del colon-retto tra le persone che assumevano il farmaco per la prevenzione di malattie cardiovascolari. Tuttavia, nonostante i dati raccolti, l’impiego dell’aspirina per la prevenzione del cancro colorettale, che è una delle neoplasie più diffuse al mondo, è frenato dai possibili effetti collaterali – tra i più importanti vi è il rischio di sanguinamento gastrointestinale. Per questo i ricercatori stanno cercando di individuare i gruppi di persone che potrebbero trarre il maggior beneficio da un’assunzione regolare di aspirina, minimizzando i rischi associati.
Un recente studio condotto in oltre 107.000 persone ha approfondito proprio questo tema, evidenziando come l’aspirina a basse dosi sia efficace nella prevenzione generale del cancro al colon-retto, soprattutto nelle persone che hanno stili di vita meno sani. Infatti, il beneficio è risultato più marcato tra coloro che hanno uno stile di vita ad alto rischio di insorgenza di tumori, ovvero caratterizzato da abitudini come il fumo, un elevato consumo di alcol, una dieta poco salutare e una scarsa attività fisica. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Oncology.
Gli autori dello studio, di gruppi di ricerca della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital, hanno elaborato un punteggio per stabilire quanto fossero salutari gli stili di vita delle persone coinvolte. Tale punteggio era basato su 5 abitudini che sono importanti fattori di rischio per il cancro: l’indice di massa corporea (BMI), il fumo, il consumo di alcol, l’attività fisica e la dieta. A ogni partecipante è stato assegnato un punteggio da 0 a 5, dove i punteggi più alti indicavano gli stili di vita più sani.
Tra le persone con i punteggi più bassi (da 0 a 1), ovvero quelle con abitudini meno salutari, l’uso regolare di aspirina a basse dosi ha ridotto l’incidenza di cancro al colon-retto di circa l’1,28% nell’arco di 10 anni. Tra le persone con gli stili di vita più salutari (punteggi tra 4 e 5), la riduzione registrata del rischio è stata ancora minore, dello 0,11%. Risultati interessanti, anche se modesti.
La spiegazione potrebbe dipendere da diversi fattori di rischio per il cancro al colon-retto. Il sovrappeso, il fumo, l’eccesso di alcol e la mancanza di attività fisica sono noti per aumentare le probabilità di sviluppare questa neoplasia. L’aspirinetta, agendo come antinfiammatorio, potrebbe quindi compensare in parte i danni causati da queste abitudini dannose, riducendo l’infiammazione e i processi biologici che favoriscono la crescita delle cellule tumorali.
L’effetto protettivo dell’aspirina a basse dosi, dunque, è un po’ più marcato se è maggiore il rischio di base della persona. In altre parole, chi ha già una predisposizione maggiore allo sviluppo del cancro, a causa di abitudini e comportamenti poco salutari, ha un po’ più da guadagnare da una possibile assunzione regolare di questo farmaco.
I risultati sono incoraggianti, anche se modesti. Gli esperti raccomandano cautela, anche perché l’aspirina a basse dosi non è priva di rischi: l’uso prolungato di questo farmaco può causare emorragie gastrointestinali e altri effetti collaterali, specialmente in persone anziane o con patologie preesistenti. Per questo è importante che l’eventuale uso dell’aspirinetta a scopo preventivo contro il cancro del colon-retto venga sempre valutato attentamente da un medico, considerando i benefici e i rischi per ogni paziente.
I dati raccolti nel corso dello studio hanno anche mostrato che nelle persone con stili di vita molto sani l’effetto protettivo dell’aspirina a basse dosi è meno significativo. Per questo il farmaco non dovrebbe essere considerato una soluzione universale per la prevenzione del cancro al colon-retto, ma piuttosto uno strumento aggiuntivo da utilizzare eventualmente in modo mirato. Infine, è da sottolineare che l’impiego dell’aspirinetta non dovrebbe essere mai un sostituto, bensì eventualmente un alleato delle raccomandazioni tradizionali di prevenzione, come mantenere un peso equilibrato, fare esercizio fisico regolare, evitare il fumo e seguire una dieta sana e per quanto possibile priva di alcolici.
Sofia Corradin