Ultimo aggiornamento: 20 luglio 2020
Due studi, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati, mettono in luce alcuni meccanismi cellulari legati agli zuccheri che potrebbero aiutare medici e ricercatori a trovare nuovi spunti per contrastare i tumori.
Alcuni ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York hanno studiato le cosiddette proteine “chaperon” e in particolare GRP94, che entra in gioco nella regolazione della risposta delle cellule allo stress. “Lo stress nelle cellule è un segno tipico di malattie legate all’invecchiamento come cancro e Alzheimer” hanno dichiarato i ricercatori, che ricordano anche che le chaperon sono una classe di proteine che aiutano le altre ad assemblarsi e ad assumere la struttura finale corretta: un requisito indispensabile per garantire il buon funzionamento delle proteine stesse. Ebbene, secondo i risultati dello studio, l’aggiunta di una molecola di zucchero alla proteina GRP94 – in un processo noto come glicosilazione – ne cambia completamente il comportamento, rendendola in un certo senso pericolosa. "Questa modifica rende GRP94 molto rigida e le fa perdere la sua originale flessibilità. Inoltre, dopo la glicosilazione la proteina cambia anche sede e questo si ripercuote sul corretto assemblaggio finale delle proteine” spiega Gabriela Chiosis, coordinatrice dello studio. La buona notizia è che l’aggiunta di una molecola di zucchero a GRP94 si verifica solo nelle cellule malate e non in quelle sane e potrebbe rappresentare quindi un buon bersaglio contro il quale indirizzare nuove eventuali terapie. “L’ipotesi è interessante ma deve essere verificata con molti altri studi” precisano gli autori.
I risultati di un secondo studio, pubblicato sul Journal of Cell Science, potrebbero invece aprire la strada a nuovi trattamenti basati sul metabolismo del cancro. I ricercatori della University of Southern California, negli Stati Uniti, hanno infatti scoperto una sorta di tallone d’Achille di alcune cellule tumorali, ovvero un loro atteggiamento “inflessibile” nei confronti dello zucchero. Come spiegano gli esperti, infatti, tutte le cellule, incluse quelle del cancro, hanno bisogno di zucchero per vivere e svolgere le proprie funzioni. In genere tale zucchero è il glucosio, ma anche il galattosio può essere utilizzato con successo dalle cellule sane. Ciò non vale invece per quelle tumorali caratterizzate dall’attivazione da AKT, un oncogene che promuove lo sviluppo del cancro: in presenza di galattosio queste cellule cancerose non riescono a sopravvivere. “Ciò non significa che sia sufficiente somministrare galattosio alle cellule per sconfiggere il tumore” precisano gli autori, che sperano però che, lavorando su questo dato di partenza e su altri emersi dallo studio, si possa trovare magari un nuovo approccio metabolico contro il cancro.
Gli studi riportati riguardano meccanismi molecolari e cellulari che coinvolgono alcune molecole di zuccheri, mentre non hanno preso in considerazione le osservazioni epidemiologiche sul consumo di zucchero alimentare e la relazione con il cancro (per questo si leggano anche le informazioni contenute in questa pagina). In quantità ragionevoli lo zucchero che otteniamo dagli alimenti è essenziale a fornire energia alle cellule, mentre in eccesso può essere molto dannoso per l’organismo. Se è vero infatti che tutte le cellule hanno bisogno di zucchero per funzionare, una dieta troppo “dolce” può portare a uno stato infiammatorio, anche attraverso l’aumento di produzione di insulina, che può favorire, tra le altre cose, la crescita di un tumore. Non dimentichiamo poi che cibi ricchi di zuccheri sono spesso associati a problemi di eccesso di peso, una condizione che a sua volta può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tumori. Attenzione però a non cadere nell’eccesso opposto: eliminare del tutto gli zuccheri dalla dieta è molto rischioso, oltre a essere un’impresa quasi impossibile, dato che gli zuccheri sono presenti praticamente in tutti gli alimenti, incluse le salutari frutta e verdura, e che l’organismo privato di zuccheri si procura energia dalla demolizione dei grassi. Lo zucchero è necessario perché le nostre cellule funzionino, ma gli eccessi possono trasformare questo prezioso “carburante cellulare” in un pericoloso nemico.
Agenzia Zoe