Ultimo aggiornamento: 4 febbraio 2020
Triptorelina per proteggere la fertilità delle donne
Lucia Del Mastro dimostra l’efficacia della triptorelina nel proteggere la fertilità delle donne dagli effetti tossici della chemioterapia. Il farmaco mette “a riposo” le ovaie che, una volta conclusi i trattamenti, possono riprendere a funzionare. I risultati dello studio, sostenuto da AIRC, sono pubblicati su JAMA. L’Italia è tra i primi Paesi al mondo a effettuare studi volti alla preservazione della fertilità nelle pazienti colpite da cancro.
Non esagerare con la carne rossa
Lo IARC – l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – mette in guardia sul legame tra i tumori e le carni rosse, in particolare quelle lavorate o processate come i salumi. Un consumo esagerato di questi alimenti aumenta il rischio di sviluppare un tumore, in particolare di colon-retto, stomaco, endometrio e prostata. Lo IARC ha definito la carne rossa come probabilmente cancerogena, insaccati e salumi come sicuramente cancerogeni. Questo non significa che si debba necessariamente eliminare del tutto questi alimenti dalla dieta, in quanto la classificazione dello IARC non specifica quanto una sostanza aumenti il rischio che si sviluppi un tumore: il fumo è per esempio un cancerogeno molto più potente degli insaccati.
Un Nobel per… il DNA che si ripara
Il Nobel per la chimica è assegnato a Tomas Lindahl, Paul Modrich e Aziz Sancar per lo studio di diversi meccanismi molecolari che consentono di riparare il DNA. Errori casuali nella replicazione del DNA, così come eventuali rotture della doppia elica, possono essere all’origine della trasformazione tumorale della cellula. Alcune delle scoperte di questi scienziati hanno permesso di mettere a punto diverse strategie terapeutiche, comprese alcune contro i tumori.
Tumore del pancreas: dal genoma allo sviluppo di farmaci mirati
Un gruppo di ricercatori guidati da Giampaolo Tortora, Claudio Bassi e Aldo Scarpa ha identificato quattro diversi sottotipi di tumore del pancreas: squamoso, progenitore pancreatico, immunogenico e a differenziazione mista esocrina-endocrina. Un passo avanti importante per ottenere un identikit molecolare di queste forme tumorali, indispensabile per progettare farmaci mirati. I risultati dello studio, sostenuto da AIRC, sono pubblicati su Nature.
Approvata la prima terapia con cellule CAR–T
Per combattere il cancro si utilizzano i linfociti T del paziente stesso, reinfusi nell’organismo dopo essere stati riprogrammati in laboratorio tramite editing genetico per potenziarne l’azione contro il tumore. Questa, in estrema sintesi, la definizione della terapia con cellule CAR-T. La prima approvata dall’FDA nel 2017 e in Italia dall’AIFA nel 2019 si chiama tisagenlecleucel; è indicata per pazienti fino a 25 anni di età con leucemia linfoblastica acuta a cellule B (LLA) e per pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) resistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti standard.
Pembrolizumab: un farmaco per molti tumori
Prima approvazione “agnostica” dell’FDA per un antitumorale: significa che l’indicazione all’utilizzo di pembrolizumab non fa riferimento al sito in cui si sviluppa il tumore, bensì alla presenza di uno specifico biomarcatore. Il farmaco (un anti PD-1) è dunque indicato per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici con tumori solidi non resecabili o metastatici, caratterizzati da elevata instabilità microsatellitare (MSI-H) o da deficit del sistema di riparazione dei mismatch (dMMR). È un cambio di paradigma nel trattamento del cancro. Pembrolizumab aveva già ottenuto la prima approvazione per il melanoma metastatico nel 2014, ma le evidenze scientifiche emerse successivamente hanno portato a questa decisione dell’FDA.
Arriva l’Atlante genetico dei tumori
È stato completato l’Atlante genetico dei tumori, il Pan-Cancer Atlas, ottenuto studiando oltre 11mila tumori delle 33 forme più diffuse. La raccolta di dati fornisce un quadro approfondito di come, dove e perché si sviluppano i tumori. Il progetto, denominato Pan-Cancer Initiative, è iniziato nel 2012, a guida dei National Institutes of Health (NIH) statunitensi, ma le sue radici risalgono al 2005 quando prese il via il Cancer Genome Atlas. I risultati sono stati riportati in 27 studi pubblicati su diverse riviste scientifiche. Pan-Cancer Atlas apre la strada a una nuova classificazione del cancro, non solo per tumore d’organo ma anche per tipo di alterazione genetica e molecolare. I ricercatori hanno infatti dimostrato che i 33 tipi di tumori studiati potrebbero essere riclassificati in 28 sottotipi molecolari diversi, indipendentemente dal sito in cui hanno avuto origine.
Le raccomandazioni del WCRF
Il WCRF (World Cancer Research Fund), il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, è un’organizzazione senza scopo di lucro e punto di riferimento a livello internazionale, che si occupa del rapporto tra cancro e alimentazione. Nel 2018 pubblica l’aggiornamento delle proprie linee guida, in cui si sottolinea quanto sovrappeso e obesità, stimolati da sedentarietà e assunzione di cibi raffinati, ricchi di grassi e zuccheri, abbiano influito sull’aumento dell’incidenza delle patologie tumorali in tutto il mondo. Il rapporto sottolinea anche una nuova evidenza: in chi ha già avuto un tumore, dieta sana e movimento possono contribuire a mantenersi in salute.
Il Nobel all’immunoterapia
Il premio Nobel per la fisiologia o la medicina è assegnato a James P. Allison e a Tasuku Honjo per i loro studi sui checkpoint immunitari. Sono stati i primi a capire come togliere i “freni” che impediscono al sistema immunitario di aggredire le cellule cancerose.
In particolare Allison ha individuato il ruolo rivestito dalla proteina CTLA-4 e Honjo quello di PD-1. Sulla base delle loro scoperte sono stati sviluppati i farmaci inibitori dei checkpoint immunitari.
I 600 “punti deboli” del cancro da usare come bersaglio
Pubblicata su Nature la prima mappa genomica delle vulnerabilità del cancro, la Cancer Dependency Map: dopo aver individuato migliaia di geni indispensabili per la sopravvivenza della cellula cancerosa, i ricercatori ne hanno classificati 600 come potenziali “punti deboli” del cancro, possibili bersagli di futuri farmaci. Un risultato ottenuto grazie all’impiego di CRISPR.
La prima approvazione “agnostica” In Europa
La prima approvazione agnostica in Europa – cioè basata sulle caratteristiche molecolari e non quelle della sede del cancro – è per larotrectinib, un inibitore di TRK (Tropomyosin Receptor Kinase). È indicato nel trattamento di tumori solidi caratterizzati da fusione genica del recettore della tirosin chinasi neurotrofica (NTRK), per pazienti adulti o pediatrici con malattia localmente avanzata, metastatica o per i quali la resezione chirurgica comporterebbe morbidità grave e che non hanno opzioni di cura soddisfacenti. Nel 2018 il farmaco aveva già ottenuto l’approvazione agnostica da parte dell’FDA.
Michela Vuga