Poliposi associata a MUTYH (MAP)

Si tratta di un disturbo ereditario che può aumentare il rischio di sviluppare cancro al colon e altre forme di tumori, per effetto di mutazioni a carico del gene MUTYH.

Ultimo aggiornamento: 6 dicembre 2024

Tempo di lettura: 2 minuti

La poliposi associata a MUTYH, abbreviata in MAP dall’inglese “MUTYH-Associated Polyposis”, è un disturbo in cui in alcuni tessuti sviluppano delle escrescenze da cui possono originare tumori. La MAP determina infatti un aumentato rischio di sviluppare cancro al colon e altre forme di tumori, per effetto di mutazioni a carico del gene MUTYH, da cui il nome. È una malattia che conosciamo da circa vent’anni e spesso viene presentata sottolineandone le somiglianze e le differenze con la poliposi adenomatosa familiare (FAP).

D’altronde, anche la storia della malattia è legata alla FAP. La prima volta in cui fu osservata, la poliposi associata a MUTYH venne descritta come una condizione presente in una famiglia in cui, come nella FAP, si riscontravano adenomi colorettali multipli e carcinomi, ma in cui non si era osservato un classico segno della FAP, ovvero le mutazioni ereditarie a carico del gene APC. Nei 3 fratelli studiati c’era invece un altro gene mutato, il gene MUTYH, che poteva essere associato alla malattia. Tale gene contiene infatti le istruzioni per la produzione di una proteina che interviene in caso di danni al DNA, in particolare quando le basi che lo costituiscono non sono appaiate in modo appropriato. Quando MUTYH è invece alterato, la cellula perde questo meccanismo di controllo e aumenta di conseguenza la probabilità di trasformazione tumorale.

Il rischio di incorrere in un cancro al colon per la presenza di mutazioni a carico del gene MUTYH è pari a circa il 90 per cento nel corso della vita. In misura minore aumenta anche il rischio di alcuni tumori in altre sedi in cui non si sviluppano polipi, per esempio al duodeno, alle ovaie, alla vescica e al seno.

Rispetto alla FAP, caratterizzata da un elevatissimo numero di polipi a insorgenza molto precoce, nella MAP compaiono polipi fino a poche centinaia e in genere più in là negli anni, che possono peraltro essere di diversa natura. Un’altra differenza importante è rappresentata dalla modalità di trasmissione, che è autosomica recessiva. Ciò significa che, perché la malattia si presenti, entrambe le copie del gene devono essere mutate. Questo si riflette anche nelle indicazioni per l’esecuzione dei test genetici e nell’avvio dei programmi potenziati di diagnosi precoce e riduzione del rischio, come ricordano le raccomandazioni dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) nel rapporto “I tumori ereditari dello stomaco e del colon-retto. I portatori monoallelici, che hanno cioè una sola copia mutata del gene MUTYH, non vengono indirizzati a programmi potenziati per la diagnosi precoce, dato che la malattia si presenta solo quando entrambe le copie del gene sono mutate. Possono però essere raccomandate delle colonscopie nel caso in cui ci siano casi di cancro al colon-retto in famiglia.

La gestione dei pazienti differisce da quella della FAP anche nell’avvio più tardivo dei programmi potenziati per la diagnosi precoce, come le colonscopie e altri esami endoscopici, che possono essere rimandati in considerazione del ritardo con cui solitamente si hanno le manifestazioni rispetto alla FAP. Come nella FAP, invece, l’asportazione chirurgica del colon (colectomia) in presenza di malattia riduce il rischio di sviluppare tumori.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

  • Anna Lisa Bonfranceschi

    Dopo gli studi in biologia e una breve esperienza nel mondo della ricerca, dal 2010 scrive storie di scienza, salute e innovazione tecnologia. Oggi è giornalista pubblicista. Fuori dal lavoro soprattutto corre e va in mountain-bike.