Ultimo aggiornamento: 29 agosto 2023
Tempo di lettura: 8 minuti
Esistono diversi sintomi che possono essere percepiti da chiunque nel corso della vita e in alcuni rari casi possono essere legati a specifici tipi di cancro. Non devono però allarmare, perché spesso si manifestano senza essere legati a particolari patologie e passano in breve tempo. Se persistono, è invece importante non trascurarli. Nella maggior parte dei casi sono dovuti a condizioni transitorie, che possono richiedere cure – per esempio infezioni per le quali occorre una terapia antibiotica –, ma talvolta possono essere la prima spia di un tumore. Per questo, di fronte a sintomi che si protraggono nel tempo è necessario rivolgersi al proprio medico. Il medico valuterà l’opportunità di prescrivere eventuali accertamenti per consentire, eventualmente, una diagnosi precoce di un tumore, che a sua volta può cambiare sostanzialmente l’andamento e l’esito della malattia o l’intensità delle cure.
Tra i sintomi da riconoscere ve ne sono alcuni generali, che riguardano tutto l’organismo, e altri localizzati, specifici per i singoli organi.
È facile sentirsi stanchi a causa dei ritmi di vita familiare o lavorativa e non è sempre facile stabilire quando questa sensazione rientra nella norma oppure può essere spia di una condizione patologica. Se però il senso di debolezza e affaticamento non migliora col riposo o persiste nel tempo, è meglio chiedere al proprio medico un esame del sangue per individuare un’eventuale anemia, una condizione caratterizzata dalla carenza di emoglobina nei globuli rossi. L’anemia può avere molte cause, ma in alcuni casi poco frequenti rivela la presenza di leucemie oppure di tumori solidi che, sanguinando impercettibilmente ma a lungo, deprivano l’organismo delle sue scorte di ferro.
Si insiste tanto sui benefici del perdere peso, a tal punto che ogni etto in meno è quasi sempre interpretato in senso positivo. Un dimagrimento può essere causato da diversi cambiamenti di abitudini: una vera e propria dieta, oppure l’introduzione regolare di alimenti diversi dai precedenti, o da un incremento sostanziale dell’attività fisica. Se però il dimagrimento è significativo e non si può spiegare con un cambiamento di abitudini e comportamenti, è bene escludere che a provocarlo sia una malattia. Potrebbe trattarsi di un disturbo della tiroide o una patologia gastrointestinale oppure, più raramente, di un tumore. È consigliabile parlarne con il proprio medico, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno perdita di appetito, per tutti o per determinati alimenti. Con l’aiuto dello specialista sarà possibile definire meglio il problema.
Il rialzo della temperatura corporea è tipico delle malattie infettive, e nella maggior parte dei casi dura pochi giorni, il tempo necessario alle difese dell’organismo a eliminare batteri e virus. Se persiste per settimane o mesi oppure ricorre di frequente, può indicare la risposta a infezioni particolari, più difficili da combattere. Talvolta, però, la febbre può essere una parte della risposta del sistema immunitario ad alcune forme di tumore, per esempio nel caso di tumori del fegato, del pancreas o di tumori del sangue, come leucemie o linfomi.
La colorazione giallastra della pelle e delle sclere, cioè la parte bianca dell’occhio, è tipica di molte malattie del fegato e delle vie biliari, che nella maggior parte dei casi sono di natura diversa dal cancro. Talvolta un tumore in questi organi può ostruire il normale deflusso della bile, provocando un aumento della concentrazione di bilirubina nel sangue e quindi il tipico colorito itterico.
Capita alle donne in menopausa di svegliarsi nel cuore della notte completamente bagnate di sudore. In questo caso si tratta di un sintomo associato ai cambiamenti ormonali. Ma se non si è in menopausa e sono presenti altri sintomi, per esempio un linfonodo gonfio, prurito su tutto il corpo o spossatezza, il medico potrà prescrivere esami di approfondimento per escludere la presenza di un tumore del sangue, come il linfoma di Hodgkin.
La comparsa di un prurito persistente e diffuso a tutta la superficie del corpo può dipendere da una pelle troppo secca o da varie condizioni banali, ma può anche essere specchio di una malattia del fegato o di un linfoma, in particolare se il prurito è maggiore la sera e la notte rispetto alla mattina.
La dispepsia è una sensazione di dolore o fastidio nella parte alta dell’addome, a volte accompagnata da nausea. È un disturbo molto comune, soprattutto dopo pasti abbondanti, grassi o molto speziati. Se tuttavia compare improvvisamente, è particolarmente fastidiosa o dolorosa e persiste nel tempo, occorre farla valutare dal medico.
È importante conoscere il proprio corpo per cogliere con prontezza la comparsa di un nodulo prima inesistente. Le donne sono informate su questa eventualità e sanno di doversi subito rivolgere al medico se sentono un nodulo al seno o se si accorgono di altri cambiamenti nell’aspetto delle mammelle, per esempio arrossamenti o rigonfiamenti cutanei o alterazioni del capezzolo. Anche gli uomini possono sviluppare un tumore mammario, sebbene molto più raramente, e non devono quindi trascurare gli stessi segnali (i casi di tumore della mammella che riguardano il sesso maschile sono lo 0,5-1 per cento del totale). Inoltre devono abituarsi a riconoscere la presenza di ingrossamenti a livello dei testicoli, ricordando che i tumori che si sviluppano in questa zona guariscono ormai nella stragrande maggioranza dei casi. In entrambi i sessi, e anche nei bambini, rigonfiamenti sospetti si possono formare a livello del collo, dell’inguine o sotto le ascelle. Spesso si tratta di linfonodi ingrossati in risposta a infezioni o infiammazioni. Se però queste formazioni persistono per più di tre settimane, tendono ad aumentare di volume o sono poco mobili, è bene farle controllare perché potrebbero essere il primo segno di un tumore in un organo adiacente, oppure di una leucemia o di un linfoma.
Come per la comparsa di noduli, anche l’aspetto della propria pelle va ben conosciuto e tenuto sotto controllo. È normale che nel corso della vita compaiano nuovi nei. Ma se questi hanno un aspetto diverso dagli altri, prudono, sanguinano, aumentano rapidamente di dimensione o cambiano forma e colore nel giro di settimane o mesi è bene farli controllare. Queste precauzioni sono particolarmente importanti per chi ha avuto casi di tumore della pelle in famiglia oppure ha la pelle chiara, per cui si scotta facilmente, o tende ad avere efelidi o molti nei.
Lesioni di questo tipo che compaiono sulla pelle o sulle mucose della bocca, della vulva o del pene devono essere fatte vedere al medico. Possono avere cause infettive oppure, come le afte in bocca, associarsi a condizioni di particolare stanchezza e stress. Anche queste lesioni, se non si risolvono in tre settimane circa, richiedono accertamenti.
Anche disturbi comuni come la tosse o l’abbassamento della voce, se non passano in circa tre settimane, tendono a peggiorare o si accompagnano a striature di sangue, devono essere riferiti al medico, soprattutto nei fumatori o ex fumatori, più a rischio per tumori del polmone e della laringe.
In presenza di una sensazione di dolore o di una difficoltà a deglutire (disfagia) che non scompare e anzi tende a peggiorare nel tempo è bene rivolgersi a un medico per escludere la presenza di un tumore dell’esofago.
I disturbi urinari sono molto comuni soprattutto negli uomini a partire da una certa età, ma sono frequenti anche nelle donne giovani. In questo secondo caso derivano più spesso da infezioni delle vie urinarie, mentre negli uomini dipendono nella maggior parte dei casi da un ingrossamento benigno della prostata, normale con il passare degli anni. Sarà il medico a valutare, caso per caso, se occorrono ulteriori accertamenti per escludere che il disturbo non nasconda un tumore.
La mancanza di fiato si accompagna all’avanzare dell’età e soprattutto nelle persone che soffrono di bronchite cronica può essere importante. Tuttavia, se compare in una persona sana o peggiora in tempi brevi è bene parlarne con il proprio medico.
Ogni sanguinamento da qualunque orifizio del corpo (con le feci, le urine, nel vomito o a livello vaginale) deve essere riferito al medico. La presenza del sangue nelle feci dipende nella maggior parte dei casi da emorroidi o altre lesioni banali e quello nelle urine può anche essere provocato da calcoli o infezioni, ma in entrambi i casi è bene parlarne con il proprio medico che può richiedere esami di approfondimento. Non bisogna poi esitare ad approfondire il disturbo se il sangue compare nel catarro espettorato con la tosse. Non è il caso di allarmarsi, perché il fenomeno può trovare spiegazioni più rassicuranti di un sospetto tumore, ma richiede subito approfondimenti, soprattutto nei fumatori. Le perdite di sangue dal naso sono in genere le più innocenti e solo in rarissimi casi, se molto ricorrenti e abbondanti, possono essere premonitrici di una leucemia. Nelle donne la comparsa di perdite ematiche tra una mestruazione e l’altra va indagata, ma nella maggior parte dei casi è dovuta ad alterazioni funzionali e non organiche. Tuttavia, anche questi fenomeni, soprattutto se si verificano dopo i rapporti sessuali o dopo la menopausa, richiedono accertamenti.
In presenza di un cambiamento della propria regolarità intestinale, con la comparsa di stipsi o diarrea oppure con la presenza di sangue nelle feci, si consiglia sempre un controllo dal proprio medico. Oltre nove casi su dieci di tumori intestinali si verificano sopra i cinquant’anni di età. Nelle persone più giovani è più probabile che la stipsi sia legata a comportamenti e abitudini alimentari e la diarrea a infezioni o altre patologie. In ogni caso, se i disturbi si protraggono per più di un mese, è bene sentire il proprio medico. La sensazione di gonfiore addominale è molto comune tra le donne, e in gran parte dei casi può essere uno dei sintomi della sindrome del colon irritabile. Se tuttavia è particolarmente fastidiosa e persistente è bene sottoporsi a una visita ginecologica per escludere la presenza di un tumore dell’ovaio.
Diversamente da quanto si può pensare, il dolore non è uno dei sintomi più comuni e precoci del cancro, a meno che la malattia non sia localizzata alle ossa. Il dolore è un sintomo molto complesso da indagare perché può avere diverse cause. Tuttavia, è bene ricordare che in rari casi una lombalgia che non passa potrebbe indicare un tumore dell’ovaio o del colon, un forte e persistente dolore alla spalla potrebbe essere provocato da un tumore al polmone e dolori addominali potrebbero dipendere da un tumore del pancreas o dello stomaco. Anche un mal di testa che dura più di due settimane e non risponde ai soliti farmaci richiede un controllo medico per poterne indagare la causa.
Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.
Agenzia Zadig