Ultimo aggiornamento: 1 agosto 2022
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Per valutare lo stato di salute dell’orecchio medio e della membrana timpanica potrebbe aiutare uno smartphone, grazie a una tecnologia in grado di migliorare la diagnosi precoce delle patologie dell’udito e, potenzialmente, di aumentare l’accesso alla timpanometria nei Paesi in via di sviluppo.
Sembrano esserci buone notizie sul fronte delle soluzioni “hi tech” in campo audiometrico. È stato da poco sviluppato un dispositivo applicabile direttamente allo smartphone, in grado di valutare rapidamente lo stato di salute dell’apparato uditivo. A differenza dei sistemi tradizionali, il costo decisamente più accessibile ne fa una soluzione ideale per la diagnosi di patologie auricolari in particolare nei Paesi a basso reddito.
Il dispositivo sembra infatti poter costare meno di 30 euro – contro i quasi 5.000 euro dei sistemi tradizionali. Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Washington ne ha messo in evidenza gli ottimi standard in termini sia di sicurezza sia di affidabilità.
La timpanometria: uno strumento per la diagnosi precoce, finora per pochi
La timpanometria è un esame oggettivo utilizzato per valutare la funzione dell’orecchio medio, la mobilità della membrana timpanica e lo stato di salute della catena degli ossicini. In associazione con altri esami, come l’otoscopia pneumatica, la timpanometria è usata per diagnosticare disturbi dell’apparato uditivo e vestibolare e prevenire complicanze gravi. In particolare nei bambini i disturbi dell’udito possono avere conseguenze serie per lo sviluppo psicofisico. Esami di questo tipo sono tuttavia scarsamente accessibili nella maggioranza dei Paesi a basso e medio reddito, e da questo punto di vista non si sono visti progressi significativi per aumentarne la disponibilità nelle aree rurali e in via di sviluppo. Soltanto in pochi Paesi al mondo si può infatti svolgere agevolmente questo tipo di esame strumentale.
Di contro, nell’ultimo decennio la tecnologia degli smartphone si è evoluta notevolmente, aprendo la strada a soluzioni innovative di audiometria alla portata di un pubblico sempre più ampio. Basti pensare che sono sufficienti 50 euro per acquistare un telefono cellulare: una cifra di fatto accessibile a tutti i sistemi sanitari del mondo.
Semplice, leggero, portatile, integrato, economico…
I ricercatori dell’Università di Washington hanno sviluppato e sperimentato un sistema di timpanometria leggero e portatile, con risultati che sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Communications Medicine a giugno 2022. Il sistema è piuttosto semplice: il device è pensato per creare una sorta di sigillo intorno all’orecchio, in modo che si possa creare una pressione artificiale non influenzata dalle condizioni ambientali. In seguito, un piccolo motore muove uno stantuffo che è a sua volta in grado di modificare la pressione esercitata sulla membrana timpanica. Quest’ultima, di conseguenza, si muove e produce delle vibrazioni, le quali vengono registrate attraverso un timpanogramma. I dati digitali raccolti vengono poi inviati allo smartphone sotto forma di grafico bidimensionale, utilizzando onde radio trasmesse in modo wireless via bluetooth.
Così, per esempio, se la membrana è troppo flessibile si vedranno dei picchi molto alti, mentre nel caso contrario le oscillazioni verticali saranno poco pronunciate. Addirittura, se la membrana risulta completamente rigida, verrà tracciato un grafico piatto. Nel caso in cui le informazioni a disposizione mostrassero un malfunzionamento del timpano o dell’orecchio medio, si potrà procedere con ulteriori esami più approfonditi per stabilire le eventuali cure più adatte al trattamento della patologia.
Il sistema è stato sperimentato su 50 orecchie di pazienti pediatrici di età compresa tra 1 e 20 anni. I risultati sono stati confrontati con quelli di un timpanometro commerciale tradizionale e nell’86 per cento dei casi le letture sono risultate in accordo. I dati ottenuti dovranno essere validati in studi più ampi, data la bassa numerosità delle persone coinvolte. Il metodo sembra tuttavia molto promettente per quanto riguarda l’affidabilità diagnostica.
Ottimi sono anche i dati relativi alla sicurezza: in tutti i test effettuati non si sono verificati guasti con il gestore della pressione o problemi per l’incolumità delle persone coinvolte.
La timpanometria alla portata di tutti
Quello proposto nello studio è, in sintesi, un sistema di timpanometria “open source” basato sulla tecnologia degli smartphone, uno strumento di screening per diagnosi precoce in grado di svolgere la stessa funzione dei tradizionali sistemi commerciali, assai costosi. A differenza di questi ultimi, il nuovo sistema potrà essere accessibile anche in contesti sanitari con risorse limitate.
La sua utilità risulta particolarmente evidente soprattutto per i più piccoli: ascoltare e sentire correttamente è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e della consapevolezza dell’ambiente circostante. In contesti svantaggiati, quali i Paesi in via di sviluppo, ottenere diagnosi precoci accurate è spesso molto difficile. Ora però sembra che la strada per poter effettuare test uditivi a un gran numero di persone con una spesa quasi simbolica sia aperta. Se i risultati saranno validati in studi più ampi, questa tecnologia potrebbe portare a risultati concreti per la diagnosi precoce di problemi uditivi e a vantaggi per la salute pubblica.
Gianluca Dotti