Ultimo aggiornamento: 3 maggio 2021
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In questo articolo risponderemo alle domande:
Il cancro rappresenta una della priorità della Commissione europea per salvaguardare la salute dei propri cittadini. Non è un caso se nelle proprie linee guida politiche, la presidente Ursula von der Leyen descriva “un piano europeo per sconfiggere il cancro, per sostenere gli stati membri nel migliorare il controllo e la cura della malattia”, per ridurre le sofferenze che essa causa e per fare in modo che l’Europa prenda l’iniziativa nella lotta contro il cancro.
In effetti, i dati parlano da soli: nel 2020 nell’Unione europea 2,7 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di tumore e i decessi causati dalla malattia sono stati 1,3 milioni. In pratica l’Europa, la cui popolazione rappresenta meno del 10 per cento della popolazione mondiale, fa registrare circa un quarto di tutte le diagnosi oncologiche a livello globale. Numeri importanti che si fanno sentire anche sull’economia, dal momento che l’impatto della malattia nel vecchio continente è stimata in circa 100 miliardi di euro ogni anno.
Se non si correrà presto ai ripari con azioni decise ed efficaci, si stima che entro il 2035 i casi di cancro aumenteranno del 25 per cento, rendendo il tumore la principale causa di morte nell’Unione (oggi questo “primato” è detenuto dalle malattie cardiovascolari).
Esistono molte differenze tra gli stati membri della UE quando si parla di lotta al cancro: le percentuali di persone a rischio che vengono sottoposte a test per la diagnosi precoce variano in Europa dal 6 per cento al 90 per cento per il tumore del seno e dal 25 per cento all’80 per cento per quello della cervice uterina. Ci sono differenze anche nell’accesso alle cure, come dimostra, per esempio, la percentuale di sopravvivenza dopo il tumore al seno, che varia anche del 20 per cento tra i diversi Paesi europei.
La prima buona notizia di fronte a questo scenario poco rassicurante è che circa il 40 per cento dei tumori può essere evitato. Lo sanno bene gli esperti europei, che da tempo portano avanti azioni per cercare di limitare il più possibile l’insorgenza dei tumori prevenibili, anche se, a oggi, solo il 3 per cento delle spese sanitarie è destinato alla promozione dei comportamenti più adeguati per mantenersi in salute e alla prevenzione.
Inoltre bisogna ricordare che la ricerca medica e tecnologica ha compiuto progressi enormi negli ultimi decenni e il cancro è sempre più una malattia “curabile”, un’altra buona notizia che aiuta a essere ottimisti.
Il rinnovato impegno dell’Europa contro il cancro è partito ufficialmente il 3 febbraio 2021, alla vigilia della giornata mondiale contro il cancro, con la presentazione del “Piano europeo per sconfiggere il cancro” (Europe’s Beating Cancer Plan), definito come “un pilastro chiave per una Unione europea sanitaria più forte e un’Unione europea più sicura, meglio preparata e più resiliente”. È la risposta dell’Europa al quadro attuale e un impegno di tutti per agire in modo concreto contro il cancro.
“Questo piano riguarda soprattutto le persone. Un’Unione europea forte sul piano sanitario è un’Unione nella quale i cittadini sono protetti dai tumori evitabili. […] Vogliamo avere un impatto concreto sulla cura del cancro nei prossimi anni. Per me non è solo un impegno politico, ma anche personale” ha dichiarato Stella Kyriakides, commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, in riferimento al piano europeo per il quale la Commissione ha destinato 4 miliardi di euro. “È un piano antropocentrico che affronta il tumore da ogni angolo. Uno sforzo collettivo” le ha fatto eco Margaritis Schinas, vice-presidente della Commissione europea.
Il piano si articola attorno a 4 principali aree di interesse che coprono tutto il viaggio legato al cancro, dalla prevenzione al miglioramento della qualità di vita dei pazienti fino agli anni dopo la malattia, passando dalla diagnosi precoce e dal trattamento.
Digitalizzazione, ricerca e innovazione sono il punto di partenza di questo nuovo approccio che prevede, tra l’altro, 10 iniziative principali (flagship initiative, in inglese) e numerose azioni di supporto.
Agenzia ZOE