Tumore della bocca

È frequente che i tumori del cavo orale non vengano riconosciuti se non quando la malattia è già in stadio avanzato, dal momento che i loro sintomi sono spesso sottovalutati.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2023

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Cos'è

Le neoplasie della bocca, o cavo orale, assieme a quelle che interessano faringe, laringe, ghiandole salivari, cavità nasali e seni paranasali, rientrano fra i cosiddetti tumori della testa e del collo.

La bocca, o cavo orale, comprende i due terzi anteriori della lingua, le gengive, la superficie interna delle guance e delle labbra, l’area situata sotto la lingua (il pavimento orale), la parte superiore ossea (il palato duro) e la zona che si colloca in posizione posteriore rispetto ai denti (il trigono retromolare). Tutte queste sedi possono essere interessate dalla crescita di un tumore.

La parola all'esperto

L'oncologa Laura Locati parla dei tumori della bocca e fa il punto sui progressi della ricerca su queste malattie.

Quanto è diffuso

In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.000 casi di tumori alla bocca, più frequenti negli uomini che nelle donne. L’incidenza in Italia è di 7 casi ogni 100.000 abitanti (8 ogni 100.000 nei maschi e 5 ogni 100.000 nelle femmine).

Questo tipo di cancro è rarissimo nei giovani ma l’incidenza aumenta con l’età e raggiunge il picco nelle persone oltre i 70 anni.

Le sottosedi più colpite sono, nell’ordine, il labbro inferiore, la lingua (soprattutto il margine) e il pavimento orale anteriore. Il tumore del labbro è più comune negli uomini e si sviluppa soprattutto in persone dalla pelle chiara che trascorrono molto tempo al sole (per esempio i muratori, gli agricoltori o i pescatori) o nei fumatori di pipa.

Chi è a rischio

Per tutti i tumori del cavo orale i principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta e il consumo di alcol. La coesistenza di questi due fattori moltiplica il rischio di sviluppare neoplasie della bocca. Negli ultimi anni si è osservata una progressiva riduzione di incidenza delle forme di cancro del cavo orale correlate all’alcol e al tabacco nel sesso maschile, mentre nel sesso femminile si è registrato un aumento, perché il tabagismo nelle donne è un’abitudine più recente. I tumori del cavo orale possono essere provocati anche da traumi ripetuti della superficie interna della bocca, come per esempio quelli derivanti dall’errato posizionamento di protesi dentarie. Altre cause favorenti possono essere la scarsa igiene orale e la masticazione di tabacco. Per quanto riguarda il tumore del labbro, possibili fattori favorenti sono l’esposizione al sole e l’uso della pipa. Le persone affette da anemia di Fanconi presentano un rischio molto elevato di andare incontro a un tumore della testa e collo con maggiore prevalenza per le forme del cavo orale. Questi pazienti sviluppano la malattia in giovane età (fra i 20 e i 30 anni in media), e per questo motivo è bene che inizino a sottoporsi precocemente a controlli periodici del cavo orale e del distretto testa e collo in generale.

Tipologie

Oltre il 90 per cento dei tumori della bocca origina dalle cellule epiteliali; la grande maggioranza di quelli maligni sono carcinomi squamocellulari (anche detti carcinomi a cellule squamose, SCC).

Sintomi

Qualsiasi dolore alla bocca, ferita che non si rimargina o gonfiore persistente, anche se non dolente, deve essere esaminato da un medico. È importante non sottovalutare la presenza di eventuali lesioni della bocca solo perché piccole o indolori: noduli o indurimenti della mucosa, piccole ulcere, placche bianche o rosse o bianco-rossastre (specie se sanguinanti), escrescenze. È opportuno prestare particolare attenzione anche qualora non si riesca a masticare correttamente oppure si provi dolore in un punto preciso nell’indossare una dentiera o una protesi. I tumori del cavo orale possono causare inoltre dolore all’orecchio (si parla in questi casi di dolore riferito, poiché viene percepito in una sede diversa dal sito di origine). Questi sintomi non dipendono necessariamente da patologie di tipo oncologico, ma per appurarne la causa è necessario rivolgersi al medico.

Prevenzione

Adottare comportamenti e abitudini salutari, non fumare, non consumare tabacco in alcuna forma e limitare l’alcol riduce il rischio di andare incontro a un tumore del cavo orale.

Sarebbe bene sottoporsi almeno a una visita odontoiatrica all’anno, per verificare la salute dei denti e delle mucose. Questa pratica diventa essenziale dopo i 60 anni in soggetti che hanno avuto stili di vita a rischio. I medici e i dentisti dovrebbero prestare particolare attenzione alle lesioni precancerose e a qualsiasi segno o sintomo di tumore del cavo orale in tutti gli individui che consumano tabacco (sigarette, pipa, sigaro) o che assumono regolarmente alcol.

Diagnosi

Il cancro della bocca, se riconosciuto in fase precoce, può essere curato con successo, con elevate percentuali di guarigione. I ritardi diagnostici dipendono in genere da una sottovalutazione dei sintomi, spesso dovuta a una conoscenza insufficiente di queste neoplasie. Il tumore alla bocca, infatti, viene spesso confuso con altre malattie più frequenti, ma meno gravi (quali ascessi dentari o tumori benigni). In altri casi, una paura immotivata impedisce al paziente di riferirne le manifestazioni al medico. Per individuare i tumori del cavo orale si ricorre all'ispezione visiva e alla palpazione della bocca e della lingua. Ogni lesione sospetta della mucosa deve essere sottoposta a biopsia attraverso il prelievo di una piccola porzione di tessuto.

Evoluzione

I tumori del cavo orale sono classificati in quattro stadi di gravità crescente. Per la stadiazione (il processo che permette di assegnare uno stadio alla malattia) si utilizza il cosiddetto sistema TNM: il parametro T descrive la dimensione del tumore, il parametro N indica l’eventuale interessamento dei linfonodi e il parametro M fa riferimento alla presenza o meno di metastasi a distanza.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi questo tipo di cancro viene diagnosticato in fase già avanzata, quando la massa tumorale si è ingrandita al punto da richiedere interventi mutilanti, spesso con scarsi risultati. La diffusione ai linfonodi e ad altre parti del corpo riduce le possibilità di cura.

Complessivamente, la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi è del 50 per cento circa e oscilla tra l'80-90 per cento nei pazienti con tumori confinati alla sede di insorgenza e il 20 per cento nei pazienti con tumori metastatici.

Come si cura

I tumori del cavo orale sono generalmente curati con l’asportazione chirurgica della massa cancerosa ed eventualmente dei linfonodi interessati. Qualora l’asportazione interessi una zona molto ampia, si procede a ricostruzioni sofisticate con autotrapianti di pelle, muscolo e/o osso. Dopo l’intervento è utile una rieducazione alla fonazione e alla deglutizione coordinata da logopedisti specializzati.

Radioterapia e chemioterapia sono in genere usate come terapie adiuvanti postoperatorie dei tumori localmente avanzati e, con minor frequenza, in alternativa alla chirurgia.

In casi selezionati e in presenza di neoplasie di dimensioni limitate, si può considerare anche la brachiterapia, un tipo particolare di radioterapia che prevede l’impianto di piccole sorgenti radioattive (dette semi) posizionate a livello del tumore: si tratta, quindi, di un’azione locale.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

  • Agenzia Zoe

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