La vita quotidiana durante la malattia - limitazioni fisiche

La malattia e i trattamenti possono dare luogo a sintomi, spesso temporanei, di cui bisogna però essere consapevoli per poterne parlare con il proprio medico. Gestirli correttamente può infatti migliorare molto la qualità di vita.

Problemi di attenzione, pensiero e memoria

Problemi di concentrazione o di memoria e senso di disorientamento sono alcuni dei più comuni problemi cognitivi associati al cancro e ad alcune terapie. Si stima che riguardino quasi 3 pazienti su 4 in diverse fasi della malattia. I sintomi possono essere più o meno accentuati, ma anche nei casi più lievi rischiano di influire sulla vita quotidiana, dal lavoro alle comuni attività domestiche.

I sintomi possono comprendere:

  • difficoltà a concentrarsi;
  • problemi di memoria;
  • senso di disorientamento;
  • senso di confusione;
  • difficoltà a organizzare i propri pensieri.

I problemi cognitivi possono dipendere da molti fattori:

  • i trattamenti: la chemioterapia è la fonte più comune di problemi di tipo cognitivo, tanto che spesso si parla di “chemo brain”. Effetti analoghi possono essere dovuti anche alla radioterapia, soprattutto se effettuata alla testa e al collo, o a trattamenti come la terapia ormonale, l’immunoterapia e medicinali per controllare il dolore o la nausea;
  • infezioni o altre condizioni correlate al cancro o al trattamento, come l’anemia o alterazioni nei livelli di vitamine o minerali;
  • disturbi psichici, come ansia e depressione.

Alcuni problemi cognitivi sono temporanei e scompaiono dopo aver interrotto le terapie o aggiustando i dosaggi. In altri casi i disturbi possono migliorare o scomparire del tutto trattando la causa da cui hanno origine, come nel caso dell’anemia. Altre volte i problemi cognitivi legati alla chemioterapia potrebbero richiedere più tempo prima di essere risolti.

Dispnea

La dispnea, vale a dire la difficoltà a respirare o la cosiddetta mancanza di respiro, è un disturbo che può presentarsi con alcuni tumori, specialmente in caso di coinvolgimento dei polmoni, dei linfonodi vicino ai polmoni o della pleura (il rivestimento del polmone).

In genere si presenta con difficoltà respiratorie, fiato corto e la sensazione di non riuscire a prendere aria a sufficienza. Talvolta si può provare anche un senso di soffocamento.

Può avere diverse cause, molti delle quali possono essere trattate per migliorare i sintomi o risolvere il problema. Le più comuni sono:

  • il cancro stesso;
  • complicanze delle terapie, per esempio la radioterapia o alcuni farmaci oncologici;
  • infezioni;
  • anemia;
  • ragioni psichiche, per esempio l’ansia;
  • disturbi non associati al cancro, per esempio le malattie cardiache.

In molti casi la dispnea può essere trattata con farmaci, con la supplementazione di ossigeno o con procedure mini-invasive, per correggere l’alterazione che impedisce il corretto funzionamento del polmoni. In alcune circostanze può essere alleviata con strategie per migliorare la respirazione o favorire il rilassamento.

Difficoltà a masticare e deglutire

Alcuni pazienti con cancro, durante i trattamenti e nelle fasi successive, possono accusare problemi alla bocca e alla gola, che rendono difficile masticare gli alimenti e deglutire (disfagia). Si tratta di disturbi che possono avere un importante impatto sulla salute e qualità di vita, dato che favoriscono la malnutrizione. È quindi importante parlarne con il proprio medico.

I problemi di masticazione e deglutizione di frequente sono legati a:

  • modifiche alla bocca, alla mascella o alla lingua connesse ad alcuni tumori, soprattutto quelli orofaringei;
  • effetti collaterali delle terapie, come radioterapia e chemioterapia, che possono causare:
    • secchezza delle fauci;
    • malattie gengivali e dentali;
    • infezioni;
    • dolore e rigidità nei muscoli della mandibola;
    • perdita di tessuto, tra cui quello osseo, nella mandibola;
    • cicatrizzazione (fibrosi);
    • gonfiore o restringimento della gola.

Alcuni dei problemi legati a masticazione e deglutizione possono essere migliorati con:

  • la cura della salute dentale e orale;
  • farmaci che riducono l’infiammazione e il dolore;
  • accortezze nella scelta degli alimenti, prediligendo cibi morbidi, a temperatura ambiente, non troppo acidi e consumati in bocconi piccoli.

Nei casi più difficili il personale curante può decidere di ricorrere alla cosiddetta nutrizione artificiale per fornire il giusto apporto di nutrienti.

Vertigini

Il senso di vertigini può occasionalmente insorgere durante il percorso oncologico e, a seconda dell’entità e della frequenza, può persino limitare l’autonomia ed esporre a rischio di cadute. Sono diverse le cause:

  • i farmaci, per esempio alcuni tipi di chemioterapia o radioterapia, soprattutto se coinvolgono aree del sistema nervoso;
  • condizioni associate al cancro o alla terapia, come l’anemia;
  • il cancro stesso, se diffuso ad alcune parti del sistema nervoso;
  • altri disturbi che possono essere o meno legati al cancro o alle terapie, come problemi di vista, di udito o cardiaci, bassi livelli di zucchero nel sangue o disidratazione.

Si consiglia di riferire sempre al proprio medico la presenza di vertigini, specie se frequenti, poiché può essere necessario ricercarne la causa. In alcuni casi è possibile trarre beneficio da determinati farmaci e adottare accorgimenti per prevenirle, come bere molti liquidi o prestare attenzione a particolari movimenti.

Fatigue

La fatigue è uno degli effetti collaterali più comuni per le persone affette da cancro. Non si tratta di semplice stanchezza, ma di una sensazione di esaurimento fisico, emotivo e mentale, che può essere presente anche se si riposa e dorme a sufficienza. La fatigue può rendere difficile svolgere le più semplici attività quotidiane, con ripercussioni sull’umore e sulle relazioni.

La fatigue associata al cancro può avere diverse cause, che il più delle volte sono concomitanti, con effetti che si sommano. Tra queste vi sono:

  • il cancro stesso;
  • alcuni trattamenti, come la chemioterapia, la radioterapia o alcuni trattamenti immunoterapici;
  • depressione o ansia;
  • dolore;
  • problemi di sonno;
  • carenze nutrizionali;
  • anemia;
  • altri problemi di salute che possono essere associate al cancro o ai trattamenti, come problemi al cuore, ai polmoni o ai reni.

Quando deriva dagli effetti collaterali dei trattamenti, la fatigue tende ad attenuarsi col tempo. In altri casi si può intervenire sulle cause, per esempio trattando l’anemia, correggendo le carenze nutrizionali o affrontando ansia o depressione con un sostegno psicologico.

In generale l’attività fisica può essere d’aiuto, qualora non vi siano controindicazioni.

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Neuropatie

Il tumore, alcuni trattamenti o una reazione del sistema immunitario contro la malattia possono danneggiare alcune aree del sistema nervoso o interferire con il loro funzionamento. Ciò causa diversi sintomi di tipo neurologico che nell’insieme sono chiamati neuropatie.

A seconda dei nervi colpiti, possono manifestarsi con:

  • intorpidimento e formicolio di alcune aree del corpo, come le dita delle mani o dei piedi;
  • dolore, che può comparire all’improvviso e attenuarsi rapidamente o essere associato a pressione su specifiche aree del corpo;
  • sensazione di tensione;
  • ridotta o aumentata sensibilità alle temperature;
  • sintomi indiretti, come debolezza muscolare o stipsi, legati al danneggiamento dei nervi che controllano queste funzioni.

Alcuni dei problemi nervosi, specie se associati ai trattamenti, tendono a risolversi spontaneamente, anche se talvolta dopo molto tempo. I disturbi possono essere attenuati con specifici trattamenti oppure con le terapie oncologiche.

Dolori articolari e muscolari

Molti pazienti con cancro, nel corso del trattamento, sperimentano dolori alle articolazioni, per esempio quelle delle mani, dei piedi, della schiena o delle spalle. Frequenti sono anche i dolori muscolari, che si possono presentare in maniera continua o intermittente, da soli o accompagnati da altri disturbi, come crampi o debolezza muscolare. Questi sintomi spesso limitano la mobilità con un forte impatto sulla qualità di vita. È per questo importante riferirli al proprio medico, che valuterà se è necessario indagarne la causa e indicherà, laddove possibile, strategie per migliorarne il controllo.

I dolori articolari e muscolari sono dovuti principalmente ai trattamenti, per esempio alcuni tipi di chemioterapie, di terapie ormonali o di immunoterapie. A volte l’effetto può insorgere anche tempo dopo l’inizio delle cure.

In alcuni casi le terapie che agiscono contro il tumore possono portare beneficio anche sui sintomi a carico delle articolazioni e dei muscoli. In altri il disturbo migliora con la sospensione dei trattamenti che lo hanno causato. A seconda di quale sia la loro origine, il medico può prescrivere farmaci appositi che aiutino a controllare questi sintomi o intervengano sulle cause.

Problemi di udito

Alcuni tumori e trattamenti possono causare abbassamenti dell’udito o acufeni, disturbi che si manifestano con un ronzio o fischio nell’orecchio.

Nella maggior parte dei casi questi sintomi sono causati dai trattamenti, come alcune chemioterapie o la radioterapia quando è indirizzata alla testa, all’orecchio o al cervello.

La perdita dell’udito e gli acufeni possono verificarsi da soli o insieme, possono scomparire dopo un po’ di tempo o diventare permanenti. In genere è però possibile trattare questi problemi, portando un grande giovamento ai pazienti in termini di qualità di vita e di autonomia.

Linfedema

Il linfedema è un accumulo anomalo di linfa legato a un rallentamento della circolazione linfatica. Tipicamente si verifica a livello degli arti dopo la rimozione dei linfonodi. Nel caso del carcinoma mammario, può manifestarsi nelle braccia, mentre per i tumori ginecologici si può presentare alle gambe, quando vengono asportati i linfonodi inguinali. Per ridurre il rischio e aiutare la circolazione linfatica, è importante svolgere esercizio fisico con regolarità. I pazienti con linfedema sono particolarmente soggetti alle infezioni, per loro è quindi fondamentale prestare attenzione a pulire e idratare la pelle e proteggerla dal sole e da eventuali tagli e ferite, soprattutto la zona delle gambe. Si consiglia di indossare calze per evitare la formazione di vesciche, non camminare a piedi nudi e scegliere scarpe comode, in pelle o in tessuto piuttosto che in materiale plastico.

  • Antonino Michienzi

    Giornalista, dopo la laurea in comunicazione e un master in comunicazione della scienza all’Università di Roma La Sapienza ha iniziato l’attività giornalistica con l’agenzia Zadig a Milano. Ha collaborato con diverse testate occupandosi di medicina, ricerca biomedica e sanità. Oggi, oltre che con Fondazione AIRC, collabora con l’Agenzia ANSA e con il portale HealthDesk.
  • Articolo pubblicato il:

    29 settembre 2023