Ultimo aggiornamento: 24 giugno 2022
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La mammografia è un esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore della mammella poiché permette di identificare lesioni di piccole dimensioni ed è un quindi un’arma importante per intervenire nelle fasi iniziali della malattia. L’esame prevede la compressione del seno tra due piastre e l’esecuzione di una radiografia della mammella, al fine di individuare la presenza di formazioni potenzialmente tumorali. Tali formazioni si possono presentare come opacità nodulari con margini irregolari, micro-calcificazioni, oppure aree di distorsione strutturale. L’indicazione alla mammografia può seguire alla palpazione di un nodulo in una mammella o a segnali che richiedono un approfondimento diagnostico. La mammografia è inoltre effettuata come test di screening di popolazione per cercare di scoprire eventuali tumori alla loro più precoce manifestazione.
La mammografia è un esame che non ha particolari controindicazioni. Nelle donne sotto i 40-45 anni di età, a causa della densità della ghiandola mammaria, questa indagine può risultare poco leggibile; pertanto nelle donne più giovani viene consigliata l’ecografia.
Al contrario, non c’è un limite di età per la mammografia; il controllo mammografico è consigliato anche oltre i 70 anni se lo stato di salute della donna lo permette.
Anche gli uomini possono sviluppare un carcinoma della mammella, ma data la rarità di questa condizione, ai maschi questo esame non è mai proposto come screening di popolazione.
Prima dell’esame non occorre alcuna preparazione particolare. Alcuni studi suggeriscono che l’indagine potrebbe essere più efficace se effettuata nella prima fase del ciclo mestruale piuttosto che nel periodo ovulatorio, quando la mammella è spesso tesa e dolente.
La mammografia non prevede anestesia né lascia conseguenze che richiedano l’aiuto di un’altra persona.
La mammografia normalmente non è un esame doloroso e pertanto si esegue senza anestesie o sedazioni. Alcune donne trovano dolorosa la compressione delle mammelle tra le due piastre dell’apparecchiatura per la mammografia, ma il disagio dura solo il breve tempo necessario per l'esame.
No.
Come per ogni altra indagine radiografica, l’esame espone a una piccola quantità di raggi X, giustificata dalla necessità di accertare o escludere un tumore al seno in situazioni sospette. Per questo l’intervallo di età e la periodicità con cui viene effettuato lo screening mammografico in donne senza segni o sintomi sono stabiliti in modo che i benefici associati alla possibile diagnosi precoce a livello di popolazione siano superiori ai possibili rischi legati alle radiazioni, o agli effetti indesiderati del trattamento di tumori poco aggressivi che non avrebbero influito sulla qualità o l’aspettativa di vita (sovra-diagnosi).
Il tempo di esecuzione di una mammografia è di 5-10 minuti. Viene eseguito con un particolare strumento chiamato mammografo che permette di proiettare un fascio di raggi X direttamente su ciascuna mammella e di valutare entrambe morfologicamente e strutturalmente.
Terminato l'esame, si può tornare subito a casa.
Si può riprendere subito la normale vita di tutti i giorni.
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