Molti farmaci noti sono potenti antitumorali, ma la difficoltà è farli arrivare al bersaglio, evitando che colpiscano cellule normali e utili. Nuove tecnologie possono contribuire a raggiungere l'obiettivo.
Ecco alcuni esempi.
I risultati dello studio coordinato da Raffaella Giavazzi presso l'Istituto Mario Negri di Milano stanno ampliando la conoscenza dei meccanismi di riprogrammazione metabolica, nello specifico la fosforilazione ossidativa, alla base della risposta o della resistenza alle terapie del carcinoma ovarico. Con la fosforilazione ossidativa, un processo cellulare spesso coinvolto nel cancro, si aggiungono gruppi fosfato a molecole che vengono così attivate o inibite. Il prossimo traguardo per i ricercatori è quello di valutare l’attività degli inibitori della fosforilazione ossidativa per individuare la migliore strategia di combinazione con farmaci convenzionali o nuovi.