"Per chi ha un tumore raro, la ricerca è l'unica speranza"

"Per chi ha un tumore raro, la ricerca è l'unica speranza"

Ultimo aggiornamento: 25 febbraio 2025

Andrea ha superato un tumore germinale raro e aggressivo e oggi, con il suo lavoro come giornalista, cerca di sensibilizzare le persone sull'importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca. 

Nel novembre 2017 Andrea ha 44 anni e un forte dolore che lo spinge a rivolgersi al suo medico. Dopo alcuni esami di accertamento arriva la diagnosi: tumore del testicolo al secondo stadio. 

Andrea si fa coraggio e affronta la malattia sottoponendosi a un intervento chirurgico e a 3 cicli di chemioterapia. Una volta terminati i mesi più difficili, torna alla sua vita normale, lasciandosi finalmente la malattia alle spalle.  

Dopo 4 anni, arriva un'altra doccia fredda. Una TC di controllo evidenzia la presenza di un linfonodo sospetto a livello addominale che necessita di essere asportato, insieme ai linfonodi vicini. Questa volta Andrea scopre di avere una tipologia rara e molto aggressiva di tumore del testicolo che, oltre alla rimozione chirurgica, non prevede ulteriori trattamenti. 

12 mesi dopo l'intervento arriva il colpo più difficile da affrontare. Al lavoro riceve l'esito di alcuni esami del sangue di routine che mostrano un livello anomalo del marcatore tumorale di riferimento. Da Roma si sposta a Milano, dove si sottopone a una TC che rivela la presenza di metastasi all'addome che gli provocano forti dolori e fastidi. Viene sottoposto a 4 cicli di una particolare tipologia di chemioterapia basata sul cosiddetto schema TIP, che consiste nella combinazione di 3 farmaci chemioterapici.  

La vita di Andrea si deve nuovamente interrompere, ma, con il sostegno della famiglia e della sua cagnolina Lila, cerca di affrontare questi mesi incerti e difficili. Grazie alle cure e a un nuovo intervento chirurgico supera anche questa volta la malattia e nel giorno del suo cinquantesimo compleanno viene dimesso dall'ospedale.  

I medici temono che la malattia possa tornare e per questo Andrea continua a sottoporsi a esami di controllo molto ravvicinati. Invece di lasciarsi sopraffare dalla paura, si affida a una psiconcologa che lo esorta a non considerarsi ancora malato e a riprendere in mano la sua vita.  

Oggi Andrea ha superato la malattia ed è tornato al suo lavoro come giornalista. La sua esperienza con il cancro l'ha spinto a dare voce ai tanti pazienti oncologici che ogni giorno affrontano la malattia e a parlare spesso nei suoi articoli di sanità e terapie oncologiche. Inoltre, si impegna per sensibilizzare le persone sull'importanza di seguire uno stile di vita sano per prevenire i tumori e di sostenere la ricerca.  

Il tumore del testicolo è il tumore più diffuso nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni, ma grazie alla ricerca la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha superato il 90%. Esistono però alcune varianti, come quella che ha colpito Andrea, che sono rare e più difficili da curare. Per chi ha una malattia rara, la ricerca è l'unica speranza e ogni nuovo progresso è un passo in avanti verso terapie sempre più efficaci. 

Contro i tumori rari, la miglior risposta è la ricerca.

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