Nel 2019 AIRC ha deliberato 98,3 milioni di euro per sostenere 556 programmi e progetti di ricerca unitamente a 85 nuove borse di studio. Questo straordinario risultato porta la firma di tutti i sostenitori, insieme a quella di volontari, contribuenti, testimonial e partner che condividono la stessa grande ambizione: rendere il cancro sempre più curabile. AIRC garantisce continuità al lavoro di oltre 5.000 ricercatori – un vero e proprio esercito, composto per il 61 per cento da donne e per il 55 per cento da under 40. Si tratta dei migliori talenti della ricerca oncologica del nostro Paese, selezionati attraverso un rigoroso processo di valutazione. La loro attività potrà proseguire in laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca, prevalentemente in strutture pubbliche, con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità italiana.
Sono risultati che nel 1965, quando la nostra Fondazione è nata, i soci fondatori non avrebbero potuto immaginare. Una delle chiavi di volta che hanno permesso ad AIRC di divenire un tale punto di riferimento per la ricerca in Italia è stata certamente la trasformazione da associazione milanese a realtà nazionale, voluta dal presidente Guido Venosta nel 1976. Da allora sono cominciati a nascere i primi Comitati regionali, il cui ruolo è stato fondamentale nel permettere che AIRC e la sua missione si radicassero sul territorio e fossero conosciute da più persone possibile. Ogni anno, attraverso le grandi manifestazioni di piazza nazionali, l'Azalea della Ricerca, Le Arance della Salute e I Cioccolatini della Ricerca, e gli eventi sul territorio, i nostri 17 Comitati, grazie anche al sostegno di 20.000 volontari, raccolgono decine di milioni di euro, indispensabili per l'attività di ricerca oncologica.
Ogni anno AIRC e FIRC presentano il Bilancio Sociale, per raccontare l’impegno e i risultati di un anno di lavoro a sostegno della ricerca oncologica italiana.