Ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2025
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I trattamenti per capelli alla cheratina sono popolari metodi liscianti che vengono effettuati da parrucchieri formati. La cheratina è una proteina che si trova naturalmente nel fusto del capello e ne costituisce la robusta architettura. In questi trattamenti la cheratina viene utilizzata in combinazione a sostanze chimiche acide per modificare la struttura e la superficie dei capelli ricci e crespi, rendendoli più lisci, luminosi e facili da gestire.
Un aspetto fondamentale dei primi trattamenti alla cheratina, ancora commercializzati soprattutto in Sudamerica e negli Stati Uniti, è l’impiego di formaldeide e di composti che rilasciano formaldeide quando vengono riscaldati. La formaldeide è un gas incolore che viene spesso utilizzato come conservante o disinfettante ed è noto anche per la sua efficacia nel fissare la cheratina nei capelli. Tuttavia, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha classificato questa sostanza come cancerogeno certo per gli esseri umani, facendo nascere la preoccupazione che il cancro possa per questo svilupparsi nelle persone che si sottopongono regolarmente alla stiratura dei capelli a base di cheratina.
La IARC ha classificato la formaldeide come cancerogeno certo nel 2004. L’esposizione a lungo termine alla formaldeide è infatti associata a un rischio aumentato di sviluppare leucemia e tumori del tratto respiratorio superiore, in particolare del naso e della gola.
I trattamenti alla cheratina di vecchia generazione spesso contenevano livelli relativamente alti di formaldeide o composti che rilasciano formaldeide, detti anche “cessori di formaldeide”. Quando i capelli trattati vengono stirati con un phon o una piastra, la formaldeide può essere rilasciata nell’aria sotto forma di gas, esponendo sia il cliente sia l’operatore a questa sostanza pericolosa.
L’Unione Europea, tuttavia, dal 2009 vieta l’impiego di formaldeide nei prodotti cosmetici. È consentito solamente l’uso di sostanze che liberano formaldeide, ma una recente normativa europea ne ha limitato ampiamente le quantità. Dal 2022 la formula dei trattamenti liscianti alla cheratina può contenere al massimo lo 0,001% di cessori di formaldeide (per consentire l’adeguamento della produzione si potrà arrivare a un massimo dello 0,05% fino al 31 luglio 2026). Inoltre, sulla confezione dovrà essere segnalata la presenza di queste sostanze con la dicitura “contiene formaldeide”.
Il rischio di sviluppare un cancro a causa dei trattamenti alla cheratina dipende principalmente dal grado di esposizione alla formaldeide in termini di concentrazioni e durata. Vista la stringente normativa europea in merito, molti dei prodotti attualmente in commercio in Europa non contengono formaldeide o cessori della formaldeide, sostituiti da alternative chimiche più sicure. Il grado di esposizione è dunque molto basso anche per chi si sottopone regolarmente alla lisciatura a base di cheratina. Sono da segnalare, tuttavia, i risultati pubblicati di uno studio svolto negli Stati Uniti, dove l’impiego di formaldeide nei trattamenti alla cheratina non è proibito ma solo scoraggiato. La ricerca, svolta su una popolazione statunitense e pubblicata sul Journal of the National Cancer Institute nel 2022, ha mostrato un’associazione tra la lisciatura con questi prodotti e l’aumento del rischio di avere un cancro all’utero. Non è però stato individuato un rapporto di causa ed effetto né una specifica sostanza responsabile.
In linea di massima, il rischio associato all’uso di trattamenti liscianti alla cheratina è considerato basso, a patto che vengano utilizzati prodotti consentiti dalle autorità sanitarie e che il trattamento avvenga in un ambiente adeguatamente ventilato. I saloni professionali dovrebbero sempre seguire le normative per proteggere sia i clienti sia gli operatori dall’esposizione a sostanze nocive.
I prodotti per capelli casalinghi (come shampoo, balsamo, maschere e sieri) a base di cheratina non contengono formaldeide o cessori di formaldeide.
Nonostante la stringente normativa europea, non è nullo il rischio di incorrere in prodotti provenienti da Paesi non europei dove la regolamentazione è più permissiva sull’impiego della formaldeide. È sempre consigliabile, quindi, affidarsi a parrucchieri di fiducia e, in caso di dubbio, controllare le etichette dei prodotti utilizzati e chiedere informazioni sulla provenienza del trattamento.
Importante è anche assicurarsi che il trattamento avvenga in un ambiente ben ventilato. La formaldeide è un gas che può accumularsi rapidamente negli ambienti chiusi, quindi una adeguata ventilazione è fondamentale per ridurre l’esposizione.
È opportuno, inoltre, consultare il proprio medico se si ha una storia personale o familiare di tumori o di altre condizioni che potrebbero aumentare la sensibilità alla formaldeide o ad altre sostanze.
I trattamenti alla cheratina per capelli non rappresentano un rischio significativo di cancro per la maggior parte delle persone, a patto che vengano utilizzati prodotti sicuri e in conformità con le normative europee. La formaldeide presente in alcuni trattamenti è una sostanza potenzialmente pericolosa se utilizzata in grandi quantità, per periodi prolungati e senza le dovute precauzioni. Tuttavia, con l’evoluzione dei prodotti e il miglioramento delle norme di sicurezza nei saloni, il rischio può essere considerato basso. Come sempre, è fondamentale informarsi sui prodotti utilizzati e scegliere saloni che rispettino rigorosi standard di sicurezza per ridurre al minimo i rischi per la salute.
Sofia Corradin