Ecografia transvaginale

Ultimo aggiornamento: 1 febbraio 2025

Tempo di lettura: 6 minuti

Di che cosa si tratta?

L’ecografia transvaginale è una tecnica diagnostica che permette di studiare la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili, ossia il collo dell’utero, l’utero, le salpingi e le ovaie. Una sonda rivestita da una pellicola ricoperta di gel viene introdotta nella vagina ed emette ultrasuoni, ovvero onde sonore a elevata frequenza, non udibili dall’orecchio umano. Queste sono riflesse in modo differente dai tipi di tessuti circostanti. I segnali provenienti dai tessuti sono registrati da un computer che ricostruisce su un monitor le immagini degli organi pelvici.

Quando è prescritta l’ecografia transvaginale?

Questo tipo di ecografia viene normalmente richiesta per sanguinamenti anomali, dolori pelvici di origine ignota, amenorrea, per donne con problemi di infertilità, malformazioni congenite di utero e ovaie, e quando il medico ha un sospetto di tumori o infezioni. Può essere inoltre impiegata dal termine del primo mese di gravidanza perché permette di evidenziare più precocemente le immagini dell’embrione.

L’esame serve a ipotizzare l’origine di sanguinamenti o di dolori pelvici (infiammazioni possibili cause di infertilità) ed è utile a studiare la natura delle cisti ovariche, il rivestimento interno dell’utero (endometrio) e gli ingrossamenti della parete dell’utero. Può aiutare inoltre a individuare l’eventuale presenza di tumori. Infatti, l’ecografia transvaginale aiuta a individuare precocemente anomalie nell’endometrio, come ispessimenti, polipi o la presenza di liquido nell’utero. È particolarmente utile nelle donne in postmenopausa.

L’esame potrebbe non essere comunque sempre sufficiente, per cui potrebbero essere prescritti ulteriori esami di approfondimento. In alcuni casi possono essere utili le ecografie tridimensionali (3D) e in tempo reale (4D), dato che possono offrire immagini più chiare e dettagliate rispetto alla tradizionale ecografia in due dimensioni (2D), per esempio per analizzare meglio anomalie congenite o condizioni ginecologiche complesse.

È un esame che possono fare tutti o ha controindicazioni?

L’indagine può essere eseguita in qualunque fase del ciclo mestruale e anche in gravidanza. Nelle donne vergini il ginecologo può valutare con la visita se l’imene è sufficientemente elastico da consentire l’esecuzione del test. In caso contrario si può decidere di ricorrere all’ecografia transrettale.

Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

Generalmente non è richiesta alcuna preparazione particolare nei giorni che precedono l’esame. Normalmente questa ecografia viene effettuata preferibilmente a vescica vuota, ma talvolta si richiede di averla piena (e quindi di bere un litro d’acqua entro un’ora prima e non urinare nell’ora precedente all’indagine) per effettuare anche l’ecografia pelvica esterna. Al momento dell’indagine ci si deve spogliare dalla vita in giù e sistemare sul lettino in posizione ginecologica. Non è richiesta nessun’altra preparazione al test.

È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da sola?

Non occorre farsi accompagnare e si può tranquillamente guidare dopo l’esame.

L’esame è doloroso o provoca altri tipi di disagio?

La procedura è indolore, ma è possibile avvertire un leggero fastidio o un senso di pressione quando viene inserita la sonda.

L’esame comporta rischi immediati?

No.

L’esame comporta rischi a lungo termine?

No, perché l’ecografia non utilizza radiazioni ionizzanti, bensì onde sonore, innocue sia per la donna, sia per il feto, in caso di gravidanza in corso.

Quanto dura?

L’esame dura circa 10-20 minuti, ma può variare in relazione alle necessità individuali.

Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?

Terminata la procedura, si può subito tornare a casa.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Si può riprendere subito la propria vita quotidiana.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

Autore originale: DNA Media Lab

Revisione di Raffaella Gatta in data 21/01/2025

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