La ricercatrice Chiara Bonini premiata per i risultati pionieristici nella terapia genica e cellulare contro il cancro

Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2024

La ricercatrice Chiara Bonini premiata per i risultati pionieristici nella terapia genica e cellulare contro il cancro

La European Society of Gene & Cell Therapy (ESGCT) ha assegnato alla scienziata dell’Ospedale San Raffaele e docente dell’Università Vita Salute il prestigioso “Outstanding Achievement Award 2024”, in riconoscimento delle ricerche innovative nell’ambito dell’immunoterapia.

In occasione dell’incontro annuale della European Society of Gene & Cell Therapy (ESGCT), tenutosi dal 22 al 24 ottobre a Roma, Chiara Bonini ha ricevuto l’Outstanding Achievement Award 2024. Il riconoscimento ha premiato i suoi importanti contributi alla terapia genica e cellulare applicata al trattamento dei tumori.

Il riconoscimento è solo il più recente tra quelli conseguiti dalla ricercatrice, che negli anni ha ricevuto altri 7 premi internazionali per il suo lavoro. Laureata in medicina presso l’Università degli studi di Milano e con un’esperienza di post-dottorato negli Stati Uniti, presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, dal 2000 Chiara Bonini è group leader dell’Unità di Ematologia Sperimentale all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. È anche Professoressa ordinaria di Ematologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Nel corso della sua carriera, Bonini si è focalizzata sull’immunoterapia, un tipo di trattamento che punta a rafforzare le capacità del sistema immunitario di difenderci dai tumori.

Una pioniera nella terapia con linfociti ingegnerizzati

Il riconoscimento dell’ESGCT ha in particolare premiato lo sviluppo della prima terapia genica basata su linfociti T approvata dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per uso clinico. Inoltre, nelle motivazioni sono state indicate anche le successive ricerche, incentrate sull’editing genetico di alcuni recettori di queste cellule immunitarie, i recettori TCR, con l’obiettivo di rendere tali cellule più efficaci nel combattere le cellule tumorali anche metastatiche. “Le tecnologie di trasferimento genico e di editing genetico consentono oggi di modificare diversi geni nei linfociti dei pazienti, permettendo di generare eserciti di cellule attrezzate per riconoscere ed eliminare le cellule tumorali” ha raccontato Bonini.

La ricerca della professoressa Bonini è sostenuta anche da Fondazione AIRC, in particolare per quanto riguarda il programma “5 per mille” da lei coordinato, incentrato sulle metastasi al fegato provocate da tumori colorettali e del pancreas. Bonini ritiene che il continuo sostegno di AIRC abbia avuto un ruolo fondamentale nel successo della sua carriera, che oggi prosegue nella convinzione della ricercatrice che l’innovazione scientifica e la conoscenza siano chiavi essenziali per il futuro.

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